Fabio Frau è nato nel 1976 a San Gavino Monreale, provincia di Cagliari. Ha vissuto fino al 2000 a Gonnoscodina (Oristano).
Attualmente vive e lavora a Torino dove tiene Corsi di pittura e studia musica con Marco Giaccaria.
Recapito telefonico: 349/6121008
CURRICULUM:
- Diploma di Maestro d'Arte della sezione Arte della Ceramica conseguito nell'anno scolastico 1992/93 presso l'Istituto Statale d'Arte di Oristano.
- Maturità d'Arte Applicata della sezione Arte della Ceramica conseguita nell'anno scolastico 1994/95 presso l'Istituto Statale d'Arte di Oristano.
- Diploma di Accademia di Belle Arti del corso di Pittura conseguito nella sessione autunnale dell'Anno Accademico 1998/99 presso l'Accademia di belle Arti di Sassari con la tesi di Storia dell'Arte: "Natura Naturans - l'opera di Giuseppe Penone".
CURRICULUM ARTISTICO:
CHIELEMIEORE è un disco, un oggetto, un contenitore di suoni; i suoni raccolti siamo noi e ciò che ci circonda che,
"trasmutati in forma", divenuti Altro, sono Arte, Arte aldilà di ogni materia, di ogni limite imposto, se non ciò che noi siamo in quel
preciso istante; l'attimo che si ripete identico eppure diverso a sé stesso. CHIELEMIEORE è un "segmento fonema", è un "segmento sonoro",
è la ripetizione incondizionata dell'indifferenza. CHIELEMIEORE è un opera in cui soggetto e oggetto trovano la loro giusta collocazione,
in cui la forma espositiva non è altro che il contenuto, è un'opera in cui l'ambiente è l'opera che "le nostre orecchie", "le mie orecchie",
non sentono. Cosa è la sovrapposizione incondizionata del quotidiano, della generica moltitudine in movimento, cosa è l'irrazionale -
razionale "frastuono" che ci circonda? Cosa sentono le nostre orecchie? Cosa ascoltano le nostre orecchie? CHIELEMIEORE è un'opera
paradigmatica proprio perché propone il confronto dell'udito con l'ascolto, dell'oggetto con il soggetto, del mondo con noi stessi.
CHIELEMIEORE è la registrazione ripetuta nello spazio e nel tempo di un percorso in cui l'apprensione della molteplicità sonora circostante
(al soggetto - oggetto) svela la sua complessità fenomenica e si scontra a posteriori con l'indifferenza della routine, con l'abitudine,
con l'incoscienza sonora. CHIELEMIEORE è pertanto un'opera che nasce da un'intenzionalità artistica forte, ma che, paradossalmente, è il
frutto del mondo oggettivo che il soggetto è incapace di cogliere, anche se ripetuto, anche se perennemente presente o forse proprio perché
ripetuto, proprio perché perennemente presente.
CHIELEMIEORE rispecchia quindi l'obiettività dei suoni, nei limiti delle capacità tecniche del mezzo utilizzato ai fini della registrazione,
ma esprime soprattutto l'ambiente sonoro dell'artista che, essendosi svuotato, nell'apprensione impersonale della tecnica,
aspira all'assorbimento dell'ambiente nella sua totalità.
Torino, Maggio 2002 - Salvatore Cubeddu
Gennaio 2003: Pubblica il disco "BLOCKBREAKER" - Paesaggio / Scultura Sonora - èdito da Musica Mancina.
«BLOCKBREAKER» è la soglia di volume dell'arte, è l'annientamento di un muro, è la penetrazione acustica del reale,
è una Überwindung hegeliana, il superamento e nel contempo la conservazione dell'arte figurativa, che lascia spazio
all'acustica ambientale secondo una nuova gerarchia dei sensi.
In «BLOCKBREAKER», come già in «CHIELEMIEORE», paesaggio, l'opera d'arte si svuota lasciando spazio all'ambiente e
l'artista si annienta ponendosi in ascolto.
«BLOCKBREAKER» è tutto ciò che è fuori dall'opera, è l'arte che guarda fuori di sé e scopre la realtà. L'opera si presenta
quindi come il negativo di sé stessa, come un vuoto d'aria che cerca di conquistare il proprio spazio nel reale
«ponendosi in ascolto». L'opera acustica è quindi paradigmatica proprio perché propone il confronto dell'udito con
l'ascolto, facendosi strada in un mondo in cui l'artista è divenuto sonnambulo, nella vana convinzione di averlo già
compreso.
«BLOCKBREAKER» mostra un'altra via, muovendosi nello spazio attraverso il suono, ma , paradossalmente, è proprio lo spazio
che invade l'opera, mediante l'acustica dell'ambiente che la circonda. Ecco che il confine tra arte e non arte si fa
labile e l'opera è tale solamente nei limiti delle capacità tecniche del mezzo utilizzato ai fini della registrazione,
aldilà di ogni velleitarismo creativo, aldilà di un mondo fittizio, ricreato per consolazione nei confini di una tela.
«BLOCKBREAKER» è ciò che esiste intorno all'opera, ma soprattutto intorno all'artista, è l'ambiente sonoro dell'artista,
che essendosi svuotato nella apprensione impersonale della tecnica, aspira all'assorbimento dell'ambiente nella sua totalità.
Il non intenzionale mediato dall'artista è il paesaggio, oltre ogni canone, oltre ogni metro, se non quello dell'ascolto
e dell'attenzione all'esserci nell'attimo dell'incisione.
La materia plasmata da «BLOCKBREAKER», è l'atto, che nel suo farsi diviene opera, ineffabile, intorno al vuoto lasciato
dall'opera stessa.
Torino, 5 ottobre 2002 - Salvatore Cubeddu
Richiedete i CDs di Fabio Frau: "chielemieore" e "blockbreaker" a: musicamancina@marcogiaccaria.it
Studio: Paesaggio - "cardi selvatici"
installazione di 360 campanacci su vegetazione spontanea (Agosto 2001):
Studio: Paesaggio - "ricalco muschio" - grafite su carta velina (Agosto 2001):
Studio: Paesaggio - "ricalco albero" - grafite su carta velina (Agosto 2001):
Studio: Paesaggio - "ricalco roccia" - grafite su carta velina (Agosto 2001):
Fabio Frau durante il ricalco:
Paesaggio - "campane" - installazione di 150 campanacci (1999) effettuata nello spazio espositivo del Padiglione di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Sassari.
vai a vedere le foto scattate da Fabio Frau a Marco Giaccaria.